Lettera di giugno 2012 del Presidente Internazionale Kalyan Banerjee
Cari fratelli e sorelle nel Rotary,
giugno rappresenta un momento per riflettere sull’anno rotariano ormai agli sgoccioli, e per pensare all’anno entrante. Noi consideriamo tutto quello che abbiamo ottenuto e misuriamo i progressi fatti per realizzare gli obiettivi prefissati. Nel Rotary, ci fermiamo per riflettere, ma non riposiamo sui nostri allori – visto che, nonostante tutto ciò che siamo riusciti a realizzare, siamo coscienti di quanto ancora ci resta da fare.
L’anno 2011-2012 ha rappresentato un anno di grandi progressi. Io e Binota abbiamo avavuto il piacere di visitare diverse parti del mondo Rotary ed abbiamo osservato il modo in cui tutti i Rotarani si adoperano per realizzare il motto Conosci te stesso per abbracciare l’umanità. Nel Sudan del Sud, abbiamo incontrato Rotariani che hanno deciso di fare la differenza nonostante le grandi sfide. I problemi umanitari di quella nazione sono enormi, e cominciano con i bisogni di base: attualmente, il Sudan del Sud non dispone di un singolo ospedale funzionante. Sono comunque certo che nell’anno entrante i Rotariani di tutto il mondo si daranno da fare per aiutare il nostro Paese Rotary più recente, con il supporto e l’aiuto di cui ha bisogno.
In Uganda, sono stato grato e commosso dalla scoperta che molti ministri e dirigenti del governo sono Rotariani, e li ho visti realizzare gli ideali del Rotary nel loro servizio. A Kathmandu, mi sono commosso nel vedere i Paesi del Sud-est asiatico, Bangladesh, Bhutan, India, Maldivs, Nepal, Pakistan e Sri Lanka – uniti nella promessa di alfabetizzare il 100 percento della regione entro il 2017.
A Fiji e Vanuatu, nel Sud del Pacifico, sono stato ispirato dai Rotariani impegnati nella riduzione della mortalità infantile e nel fornire abitazioni sicure alla popolazione locale. Ad Abu Dhabi, Emirati Arabi, sono rimasto sorpreso dalla dichiarazione dello sceicco Nahayan Mubarak Al-Nahayan, Ministro dell’istruzione e della ricerca: “Attendiamo con trepidazione l’avvio del nostro primo Rotary club”. A Valdivia, Cile, il punto più vicino al Polo Sud che io e Binota abbiamo raggiunto, ci siamo commossi per il lavoro che i Rotariani svolgono coi bambini affetti da disabilità mentale.
Ma, soprattutto, abbiamo sentito tanta gioia per la calorosa accoglienza in tutto il mondo, e dall’osservare come i Rotariani stanno vivendo l’ideale del Rotary, e mettendo in pratica il motto Conosci te stesso per abbracciare l’umanità. Vi ringrazio per l’opportunità di poter ricoprire l’incarico di Presidente, e attendo di poter collaborare per realizzare La pace attraverso il servizio.