Oggi in scena ad Agrigento per la Rotary Foundation: “Me, and”
Lo spettacolo andrà in scena alle ore 20:30 presso il Cinema Concordia.
Adattamento e drammaturgia: Giuseppe Muscarello
Coreografia e regia: Giuseppe Muscarello
Musiche: AA.VV.
Danzatori: Giuseppe Muscarello, Federica Marullo
Me-and, partendo da una ricerca sul movimento, affronta in chiave ironica un tema profondamente serio: la sessualità da una parte, la spinta pulsante verso una meta artistica dall’altra.
Ecco dunque un uomo, un intellettuale velleitario alla ricerca della sublimazione, meccanismo che sposta la pulsione sessuale verso ambiti non sessuali, una donna, proiezione del rimorso culturale dell’uomo e della sua “desublimazione”, il sesso dell’uomo, che contrasta la razionalità dell’intellettuale imponeno il proprio istinto. Una piece tragicomica non lontana dell’assurdo.
Può un desiderio incontrollato condizionare se non, addirittura, governare le nostre azioni? Può un organo genitale, con i suoi impulsi, sopraffare la volontà della mente? Seguendo logiche e percorsi diversi, per l’uomo e per la donna, la risposta finale è
indubbiamente affermativa, come Moravia per esempio ci ha suggerito con “Io e lui”.
Materialità, superficialità, sconfitta dell’amore come valore: specchio di una società il cui potere è spesso delegato alla stupidità umana.
Punto focale dell’opera è dunque il corpo che, affidando la narrazione al movimento, si fa specchio dei propri umori. [Clicca sulla locandina per ingrandirla]
Musiche: AA.VV.
Danzatori: Giuseppe Muscarello, Federica Marullo
Me-and, partendo da una ricerca sul movimento, affronta in chiave ironica un tema profondamente serio: la sessualità da una parte, la spinta pulsante verso una meta artistica dall’altra.
Ecco dunque un uomo, un intellettuale velleitario alla ricerca della sublimazione, meccanismo che sposta la pulsione sessuale verso ambiti non sessuali, una donna, proiezione del rimorso culturale dell’uomo e della sua “desublimazione”, il sesso dell’uomo, che contrasta la razionalità dell’intellettuale imponeno il proprio istinto. Una piece tragicomica non lontana dell’assurdo.
Può un desiderio incontrollato condizionare se non, addirittura, governare le nostre azioni? Può un organo genitale, con i suoi impulsi, sopraffare la volontà della mente? Seguendo logiche e percorsi diversi, per l’uomo e per la donna, la risposta finale è
indubbiamente affermativa, come Moravia per esempio ci ha suggerito con “Io e lui”.
Materialità, superficialità, sconfitta dell’amore come valore: specchio di una società il cui potere è spesso delegato alla stupidità umana.
Punto focale dell’opera è dunque il corpo che, affidando la narrazione al movimento, si fa specchio dei propri umori. [Clicca sulla locandina per ingrandirla]