Messaggio di luglio 2015 del Presidente Internazionale K.R. Ravindran
Noi Rotariani aspiriamo a grandi cose e ammiriamo le persone che hanno donato tanto all’umanità: Abraham Lincoln, che ha donato dignità agli oppressi; Madre Teresa, che ha donato compassione agli abbandonati; Mahatma Gandhi, che ha donato grandi cambiamenti pacifici. La loro vita è stata un dono per il mondo intero.
Noi possiamo farci ispirare dal loro esempio. Possiamo essere ispirati a chiederci: “In che modo posso, personalmente, nella mia vita – senza dover abbandonare le mie responsabilità a cui tengo tanto – diventare un dono per il mondo? Mentre riflettevo sul mio tema, ho pensato alle lezioni apprese attraverso la mia fede induista e, in particolare, ho pensato al racconto di Sudama.
Sudama era un bambino povero, amico d’infanzia di Krishna, che era nato con origini reali da avatar – incarnazione del divino. Da bambini, i due erano molto legati, ma col tempo si erano allontanati; mentre Krishna divenne un leader militare e un re di grande fama, Sudama rimase un umile abitante nel loro villaggio.
Col passare degli anni, Sudama divenne sempre più povero, fino a quando un giorno non aveva più nulla per sfamare i figli. Sua moglie gli ricordò la sua amicizia con Krishna, dicendogli che forse era arrivato il momento di chiedere aiuto al grande monarca. Sudama, con molta riluttanza, decise di far visita all’amico, ma non lo avrebbe fatto a mani vuote. Racimolando qualche cucchiaio di riso, gli ultimi chicchi rimasti alla sua famiglia, li avvolse in un pezzo di stoffa, per regalarli al suo amico.
Sudama, arrivato al palazzo, si rese conto della grandezza di Krishna che lo accolse calorosamente, e pensò che il suo modesto dono avrebbe solo ricordato all’amico la sua povertà. Krishna abbracciò Sudama, che teneva la mano dietro la schiena tenendo nascosto il regalo, e gli chiese cosa nascondesse.
Invece di essere sprezzante, Krishna accettò il riso con gratitudine e lo mangiò con grande gioia mentre stavano seduti insieme a parlare. Dopo qualche ora passata a ricordare la loro amicizia, Sudama dimenticò la sua disperazione, ma se ne ricordò quella sera mentre si accingeva a tornare a casa. Sudama si rese conto di non aver ottenuto quanto si era prefissato. Tornava a casa a mani vuote, e i chicchi di riso che aveva donato a Krishna erano gli ultimi chicchi rimasti alla sua famiglia.
Sudama decise di tornare dai suoi bambini affamati. Al suo arrivo, all’alba, invece della sua capanna, trovò una casa maestosa e la sua famiglia che lo attendeva. Avevano tutti un ottimo aspetto, erano ben vestiti, e avevano un cesto pieno di cibo. Ognuno dei doni si era materializzato ogniqualvolta Krishna mangiasse un chicco di riso donatogli da Sudama.
Krishna aveva compreso ciò che Sudama gli aveva portato, cioé tutto ciò che aveva da donare. In cambio, Krishna diede a Sudama tutto ciò di cui lui aveva bisogno. Nella vita, non è importante il valore materiale dei doni che facciamo, ma l’amore con cui li doniamo. Così come il dono di Sudama a Krishna era diventato un dono per Sudama, il dono che noi facciamo attraverso il Rotary diventa un dono a noi stessi. E abbiamo davanti a noi una scelta da fare: tenerci i nostri doni o darli al prossimo, così come ci ricorda il nostro tema: Siate dono nel mondo.
Abbiamo solo una chance nella nostra vita e durante quest’anno rotariano. Adesso tocca a noi. Afferriamo quest’opportunità. Realizziamo il nostro motto, diventiamo Dono nel mondo.