Lettera di dicembre 2011 del Presidente Internazionale Kalyan Banerjee
Cari fratelli e sorelle del Rotary,
alla fine di agosto, Binota ed io siamo stati nel Ghana, dove il Vice-Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Rotary Sam Okudzeto e gli entusiastici Rotariani del posto ci hanno portato alla cerimonia d’inaugurazione di un progetto idrico nel piccolo villaggio di Abutia Teti, a circa 60 miglia da Accra. Siamo arrivati intorno alle 11, e sembrava che tutti gli abitanti del villaggio fossero presenti. Tutti quanti erano lì ad aspettare sin dal primo mattino per darci il benvenuto. In passato, le donne dovevano camminare per circa 5 chilometri per procurarsi l’acqua dal fiume e trasportarla con dei secchi. Adesso invece potevano contare su una fonte di acqua pulita e sicura dal pozzo del villaggio. Si trattava di un semplice ma efficace progetto che il Rotary ha realizzato in collaborazione con USAID. Ma ciò che ci ha colpito maggiormente quel giorno era il senso di famiglia: gli uomini, le donne, i bambini erano tutti là, a ballare, cantare e ad accoglierci. Quel momento mi ha fatto riflettere su come, in ogni parte del mondo, la gente si riunisce attorno alla famiglia, e le famiglie poi si ritrovano insieme formando le comunità.
E mi sono rallegrato pensando che quest’anno rotariano la nostra enfasi è la famiglia, punto focale da cui tutto ha inizio. Nella famiglia comincia la vita, la nostra giornata ed è da qui che deve cominciare il nostro servizio nel Rotary. Perché è la famiglia, e non l’individuo, il mattone con cui edificare la comunità – e il Rotary.
Una delle mie maggiori priorità consiste nell’incoraggiare il coinvolgimento delle famiglie nel servizio del Rotary. E sono fermamente convinto che il Rotary non dovrà mai interporsi tra i Rotariani e la loro famiglia. Il servizio nel Rotary deve ravvicinare i membri della famiglia. Nel mio caso, se non potessi portare con me mia moglie Binota ad un evento del Rotary, la mia scelta sarebbe semplice, non andrei all’evento! Il Rotary non è solo per me; è per entrambi. Ed è per questo che incoraggio i distretti a dare il benvenuto alle famiglie ai congressi distrettuali, a coinvolgere coniugi e figli nei progetti d’azione ed a pianificare orari degli incontri che tengano conto delle famiglie. Più le famiglie sono coinvolte nel Rotary, più il Rotary prospererà – oggi e in futuro.
Di che pasta è fatto il Rotary? Il Rotary è un insieme di cose, ma fondamentalmente, si può definire con queste parole: Ama il prossimo come ami te stesso. Il Rotary è amore, e quell’amore deve cominciare da noi e poi coinvolgere coloro che ci sono più vicini.