Messaggio di gennaio del Presidente Internazionale K.R. Ravindran
Esiste una leggenda nella mia tradizione indù a proposito di due saggi, Shaunaka e Abhipratari, che veneravano Prana, dio del vento. Un giorno, i due stavano per accomodarsi a tavola per pranzo quando uno studente povero bussò alla loro porta per chiedere del cibo.
“Caro ragazzo, non darci fastidio a quest’ora”, risposero i due. Lo studente era sorpreso, ma anche affamato, quindi continuò a bussare.
“Egregi signori, potete dirmi quale divinità venerate voi due?”
“Prana, dio del vento”, gli risposero infastiditi.
“Sapevate che il mondo comincia e finisce con il vento, e che il vento pervade l’intero universo?”, continuò a dire.
I due saggi a quel punto erano irritati dall’impertinente elimosinante. “Naturalmente lo sappiamo”, gli risposero.
“Allora, se Prana pervade l’universo, significa che pervade anche me visto che faccio anch’io parte dell’universo. Quindi lui è anche in questo corpo affamato che sta davanti a voi e vi chiede un boccone di cibo! Quindi, negandomi da mangiare, state negando il cibo alla divinità che dite di adorare”, concluse il ragazzo.
I saggi si resero conto che lo studente aveva detto la verità e lo invitarono a mangiare con loro. Loro capirono, in quel momento, che aprendo la porta ai bisognosi, si realizzano anche obiettivi di dimensioni maggiori.
La nostra esperienza nel Rotary si basa principalmente nelle nostre comunità. Noi ci incontriamo ogni settimana nei nostri club, negli stessi posti, con gli amici che conosciamo già. Anche se tutti noi ci facciamo coinvolgere in qualche modo nell’azione internazionale, il Rotary che conosciamo e condividiamo ogni giorno ha un aspetto molto locale. È facile perdere di vista quello che significa veramente il nostro service.
Ogni impatto che avete avuto come Rotariani, a livello individuale nel vostro club, si moltiplica grazie alla potenza dei nostri numeri. Quando diamo da mangiare a un individuo affamato, quando educhiamo una persona analfabeta, quando proteggiamo un bambino da una malattia, l’impatto può sembrare piccolo, ma non lo è affatto. Perché è solo tramite la forza dei numeri, delle nostre azioni individuali, dei nostri doni, che produciamo l’impatto che ci sforziamo di realizzare: Siate dono nel mondo.